venerdì 22 marzo 2013

EPILOGO

Viaggiò.
     Conobbe la malinconia dei battelli, i freddi risvegli sotto la tenda, lo stordimento dei paesaggi e delle rovine, l'amarezza delle amicizie troncate.
     Tornò.
     Riprese la vita mondana, ebbe altri amori. Ma l'insistente ricordo del primo glieli rendeva insipidi; e poi la veemenza del desiderio, l'integrità delle sensazioni erano perdute. Le sue ambizioni intellettuali pure erano diminuite. Passavano gli anni; e lui sopportava l'intelligenza sfaccendata, il cuore inerte.

Gustave Flaubert, "L'educazione sentimentale"

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