giovedì 6 settembre 2012

Primo Faust – Il fallimento del piacere e dell’amore

O amor causa-me horror; é abandono,
intimidade…
… Não sei ser inconsciente
e tenho para tudo
a consciência, o pensamento aberto
tornando-o impossível.
 
E eu tenho do alto orgulho a timidez
e sinto horror a abrir o ser a alguém,
a confiar nalguém. Horror eu sinto
a que perscrute alguém, ou levemente
ou não, quaisquer recantos do meu ser.
 
Abandonar-me em braços nus e belos
(inda que deles o amor viesse)
no conceber do todo me horroriza;
seria violar meu ser profundo,
aproximar-me muito de outros homens.

Uma nudez qualquer – espírito ou corpo –
horroriza-me: acostumei-me cedo
nos despimentos do meu ser
a fixar olhos pudicos, conscientes
do mais. Pensar em dizer «amo-te»
e «amo-te» só – só isto, me angustia…

 
L’amore mi fa orrore: è abbandono,
intimità…
… Non so essere incosciente
e mantengo con tutto
la coscienza, il pensiero aperto,
rendendolo impossibile.

La timidezza ho del grande orgoglio
e mi fa orrore aprirmi con qualcuno,
confidare in qualcuno. Mi fa orrore
che qualcuno osservi, lievemente
o meno, i canti del mio essere.

 Abbandonarmi tra le braccia nude e belle
(seppure che da esse amor venisse),
solo ad immaginarlo mi atterrisce;
sarebbe violare il mio essere profondo,
avvicinarmi troppo agli altri uomini.

La nudità, del corpo o dello spirito,
mi terrorizza: presto mi abituai,
quando spogliavo il mio essere,
a fissare occhi pudichi, coscienti
del più. Pensare di dire «ti amo»
e soltanto «ti amo», basta ad angosciarmi…

Fernando Pessoa

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