giovedì 4 ottobre 2012

UN UOMO SENZA UN CORPO

Me ne stavo disteso al buio, intrappolato nella prigione di un cranio che mi pulsava con la violenza di un martello pneumatico, e sforzavo ogni fibra del mio essere unicamente per alzare il dito mignolo della mano destra; spendevo tutte le mie risorse pur di sollevare di un millimetro quel dito dal lenzuolo. L'operazione acutizzava il mal di testa a tal punto che mi aspettavo di veder letteralmente esplodere questo mio cranio, ma il maledetto dito non voleva muoversi, e dopo qualche minuto mi prendeva dapprima un senso travolgente di disperazione e futilità, poi un senso di vergogna per aver fallito.
 
Questo, come ho detto, è successo solo agli inizi, prima che abbia cominciato attivamente a accettare l'idea di essere un uomo senza un corpo.
 
 
Patrick McGrath, "Grottesco"
 

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