L’uomo di genio è una creatura semplice, infantile. […]È l’individuo
che vede le cose nella loro assoluta semplicità. Ad esempio: si trova nella sua
stanza e guarda la maniglia della porta. Dove altri vedrebbero una maniglia,
egli vede un mistero. In effetti, è davvero strano che esistano maniglie, perché
è strano che esistano cose, che esista l’universo con tutte queste cose. La maniglia
di una porta è una cosa stupefacente quando la guardiamo attentamente, quando
la osserviamo con tutta la semplicità, con tutta l’ingenuità dell’animo.
Complesso è l’uomo che ritiene la maniglia di una porta
semplicemente una maniglia. L’uomo che considera strano che a qualcuno sia
venuto in mente di fare porta e maniglia è già sulla buona strada: comincia ad
avvertire quello stupore dei semplici, che è la base del genio. […]
La maniglia della porta è Dio da tutti i punti di vista del suo
esserci. È una Rivelazione. Naturalmente, lo è solo per chi guarda le cose
semplicemente; e guardare le cose semplicemente è, come ho detto, la prima
caratteristica del genio.
Fernando
Pessoa, “Fernando Pessoa. Il libro del
genio e della follia”, a cura di Giulia Lanciani, 2012
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