giovedì 9 agosto 2012

WHO'S CLUMSY?!

Era assai maldestro: se si metteva ad aprire un portone o una porta, mentre apriva un'anta l'altra si chiudeva, mentre correva verso quella, si chiudeva la prima. Non riusciva mai a raccogliere dal pavimento un fazzoletto o qualche altra cosa al primo tentativo: doveva sempre chinarsi per almeno tre volte, come se lo pescasse, e magari lo sollevava alla quarta, a volte per lasciarlo cadere nuovamente. Se portava attraverso una stanza una pila di stoviglie o di altre cose, fin dal primo passo gli oggetti che stavano in cima iniziavano a scivolare e a cadere sul pavimento. Inizialmente ne volava uno; di colpo egli faceva un movimento tardivo e inutile per impedire che cadesse, e così ne faceva cadere altri due. A bocca aperta per lo stupore, guardava gli oggetti che cadevano e non quelli rimastigli in mano, perciò teneva il vassoio inclinato, mentre gli oggetti continuavano a cadere; così a volte giungeva all'altro lato della stanza portando sul vassoio un solo bicchierino o un piatto; talvolta, imprecando e maledicendo, gettava a terra lui stesso anche l'ultimo oggetto rimastogli in mano.

Gončarov, "Oblomov", 1859

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