lunedì 6 agosto 2012

L'USCITA DI SCENA DI ANDY WARHOL

Aveva un incredibile tempismo. Una cosa che ho imparato andando a molti party ed eventi “sociali” con Andy è che lui arrivava sempre al momento giusto. Arrivava sempre quando il party era nel vivo, ma prima dell’apice. Infatti la sua entrata era spesso il culmine della festa e il segnale che il party era veramente “iniziato”. Le sue uscite erano ugualmente ben calcolate. Spesso lo acciuffavo mentre scivolava fuori senza salutare. Era, ovviamente, troppo difficile salutare tutti, così semplicemente se ne andava quando nessuno lo notava e poi la gente lentamente se ne rendeva conto e cominciava a dire: «Andy se n’è andato, quando è andato via?». Non voleva che la sua uscita fosse il segnale per la “fine” del party, così si allontanava quietamente, quando meno lo si sospettava… Misteriosamente e con stile. Se n’è andato come se n’era andato da centinaia di party… una partenza che non si nota, ma immediatamente se ne sente la mancanza; la sua assenza è sconcertante e inaspettata. Il party continua, ma non sarà più lo stesso. Andy se n’è appena andato e già mi manca.

Keith Haring, “Diari, Febbraio 1987”

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