In tutta la mia vita non ho lavorato per creare cosette belline e carezzare l'orecchio umano, ma le cose si sono sempre disposte in modo da dare dispiaceri a tutti. Sostanzialmente, il mio lavoro si basa sull'ingiuria, sul sarcasmo contro ciò che mi sembra ingiusto e contro cui bisogna lottare. Vent'anni del mio lavoro letterario non sono stati altro, per dirla in maniera semplice, che un ceffone letterario non nel senso letterale della parola, ma nel senso migliore: cioè in ogni istante è stato necessario difendere una determinata posizione letteraria rivoluzionaria, lottare per essa e contro l'inerzia che si incontra nella nostra tredicenne repubblica.
Vladimir Majakovskij, Intervento nella casa del Komsomol della stampa rossa alla serata dedicata a venti anni di lavoro, 25 marzo 1930
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