Due vecchi
gentiluomini, resi compagni dall’età e dalle idee, vanno a spasso e li vedo
avanzare dal fondo di via Po, sotto il sole, conversando pacatamente. La via è
deserta: i due poveri vecchi con la loro precaria presenza la rendono più
ammonitrice. Che cosa si diranno, con quali argomenti consoleranno l’attesa di
una partenza ormai inderogabile? Quando mi sono vicino, sento che uno di essi,
commentando una descrizione dell’altro, conclude: «Insomma, se ho ben capito,
sarebbe una specie di pancera».
Ennio
Flaiano, “Diario notturno”, 1956
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