Come sereni
sul molo – i piedi penzoloni
taciamo.
Tamburellante – un pulsare
alle tempie. Solo
lo scorrere del sangue nel mio corpo.
Il celeste mi calpesta – nel cielo
si proiettano aloni luminosi. A te
“Le vedi? – chiedo – Sono
astronavi”.
Percepisco una presenza tra di noi – è
l’Assenza.
“Vengono da molto lontano…”
Vicino - all’Assenza,
non sei mai stato da me così
distante.
“..da un pianeta in cui non esiste un cielo così
celeste.”
So che ormai tu sei –
altrove.
Silenzio.
“È finita” – dici.
“Lo so”.
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